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Autore Discussione: L’etichettatura per un acquisto consapevole dei pneumatici  (Letto 11402 volte)
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« Risposta #437191: 13 Ottobre 2015, 08:40:01 »

non avrebbe senso considerare la larghezza della gomma per calcolare il consumo, le gomme della panda sarebbero tutte A e quelle di una ferrari tutte G
il confronto viene fatto a parità di dimensioni e caratteristiche, una gomma A o in prossimità della A farà consumare meno carburante di una in prossimità della G.
ovviamente non si può dire questa gomma in assoluto è meglio di un'altra (o meglio lo puoi dire solo per i consumi) perchè spesso una caratteristica influenza un'altra, se la gomma consumerà poco è probabile che lo faccia a discapito di altre doti diciamo sportive

Ci sono molti fattori tecnici del pnuematico che influiscono sulla sua resistenza al rotolamento e dunque sulla sua classificazione energetica. In ogni caso tieni presente che la classificazione tiene conto solo della tipologia di pneumatico (C1=vettura, C2=trasporto leggero, C3=trasporto pesante) e di null'altro, quindi una A di una gomma di una Panda ha lo stesso valore di una A di una gomma di una Ferrari in termini di coefficiente di resistenza al rotolamento.
Il primo fattore per abbattere tale coefficiente sta nel rendere pneumatico più leggero, trend che quasi tutti stanno seguendo. Anche il diametro solitamente influsisce, per cui a diametri maggiori solitamente si ha minore CRR. Basti vedere il trend sulle auto elettriche e ibride per capirlo. Anche l'altezza del fianco influisce sul CCR, anche se in questo caso i risultati sono di tipo differente. Il battistrada ha un impatto importante e solitamente più chiuso esso è meglio è per il CRC. Un pneumatico estivo ha in questo un CRC inferiore di un pneus invernale a parità delle altre caratteristiche. ciao
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