Volevo riunire in questo topic tutte le informazioni riguardo i tipi di
batteria, i termini tecnici e tanto altro, vi prego di aiutarmi per fare un piccolo topic guida che possa aiutare tutti. Ho preso qui e li da google ma sicuramente ci sono errorucci poi me li guardo con calma!
Definizioni, problemi , curiositàLa Corrente di spunto, questa sconosciuta :La corrente di spunto in una
batteria è la massima corrente di picco fornibile per un tempo brevissimo, al massimo 5 o 10 secondi, ed in genere utilizzato per avviare i motori. Questa corrente è in genere 6 o 8 volte la corrente di targa della
batteria e quindi una
batteria da 45 Ah potrà generare una corrente istantanea di 270/360 A. Si ricordi che una scarica prolungata a questi livelli di corrente può deformare le piastre fino a mandarle in cortocircuito rendendo l'accumulatore inutilizzabile.
Batteria Scarica :Una
batteria non in uso sì auto scarica a causa delle perdite, di vario tipo, che si generano. La velocità di questo processo è molto variabile e comunque legata al tipo di
batteria e alla temperatura. Ad esempio le batterie Pb-Ca (piombo-calcio), a temperatura ambiente completamente disconnesse e con umidità ambiente normale, si scaricano di circa lo 0.1 / 0.3% il giorno, mentre una tradizionale
batteria al piombo arriva a perdere l’1% di carica nello stesso periodo. Aumentando la temperatura l’effetto di scarica aumenta: ad esempio, passando da 24 C° a 35 C° la corrente di auto scarica raddoppia. A freddo il fenomeno diminuisce fino quasi ad annullarsi vicino alle temperature di congelamento dell’elettrolito.
In pratica una
batteria deve essere ricaricata ogni 20/40 giorni, per evitare che la sua capacità residua scenda sotto il 60 / 70%, e che la permanenza in questa condizione provochi un inizio di solfatazione.
Rottura meccanica :Per quanto teoricamente non dovrebbe essere possibile la rottura meccanica delle batterie è una delle cause più frequenti di morte delle stesse. Le batterie, specie se di tipo economico per applicazioni stradali, sono costruite con materiali particolarmente leggeri e delicati. In particolare la giunzione tra le piastre interne è costituita da sottili strisce di metallo che possono, in determinate condizioni incrinarsi o rompersi mettendo la
batteria totalmente fuori uso in un attimo. Tutti gli automobilisti hanno subito, prima o poi, un evento del genere e questo è, inconfutabilmente, legato alla cattiva qualità che spesso si ritrova in questi prodotti, anche se di marca. Per evitare almeno in parte la possibilità di una rottura meccanica occorre ancore al meglio la
batteria stessa e, possibilmente, farlo in un posto dove urti e vibrazioni siano al livello più basso possibile. Per dare un giudizio di massima, senza pretese di scientificità, sulla capacità di una
batteria di reggere agli urti e alle vibrazioni ci si può basare sul peso: a parità di capacità una
batteria sarà tanto più robusta quanto è più pesante.
Solfatazione :La causa più comune di morte di una
batteria, insieme alla rottura meccanica è la solfatazione delle piastre. Quando la
batteria viene scaricata si forma solfato di piombo sulle piastre in forma cristallina. Procedendo nel processo di scarica aumenta la quantità di solfato sulle piastre fino a diventare uno strato biancastro di ‘solfato bianco di piombo’. Procedendo ancora si arriva, oltre a scaricarla del tutto, ad interrompere completamente l’attività elettrochimica nella
batteria stessa. In queste condizioni la
batteria diviene inutilizzabile e non potrà più essere ricaricata se non ad un livello molto inferiore alla sua capacità nominale. È questo il motivo per cui una
batteria al piombo non deve essere mai completamente scaricata pena la distruzione della
batteria stessa. Occorre inoltre ricordare che anche scariche parziali, ma prolungate e ripetute nel tempo, danno origine allo stesso fenomeno anche se più lentamente e con esiti meno evidenti.
Un’altra causa di morte di una
batteria è il livello troppo basso dell’elettrolito. In genere, quando questo avviene è per evaporazione dell’acqua in esso contenuta, e non dell’acido che evapora a temperature ben superiori. In queste condizioni le piastre rimangono scoperte nella parte superiore ossidandosi a causa dell’ossigeno dell’aria e quindi danneggiandosi. Inoltre la parte bassa delle piastre si trova a lavorare in un liquido fortemente più acido del dovuto con possibilità di danneggiamento delle piastre stesse. Questi due fenomeni determinano una caduta, sul fondo della
batteria, di materiale conduttivo che può arrivare a cortocircuitare l’elemento stesso della
batteria rendendolo inutilizzabile e con lui la
batteria stessa.
Congelamento :Teoricamente una
batteria non soffre di problemi di troppo freddo poiché la temperatura di congelamento dell’acido contenuto è di circa –60 C°, una temperatura quasi polare. In pratica, purtroppo, questo vale solo per una
batteria completamente carica, con densità dell’elettrolito maggiore di 1.260 Kg/l. Nel caso la
batteria sia parzialmente o, peggio, totalmente scarica la temperatura di congelamento sale rapidamente fino a raggiungere solo – 3 C° con densità dell’elettrolito inferiore a 1.050.
In questo caso la
batteria, congelata, si danneggia con probabile rottura della scatola se la temperatura scende fino a due o tre volte sotto la soglia del congelamento. Una curiosità, legata al congelamento, è che inizialmente sulle piastre dell’accumulatore si formano delle righe rossastre, sulla linea di livello dell'elettrolito, che indicano l’inizio del congelamento stesso. Sfortunatamente è quasi impossibile vedere questo fenomeno a causa del contenitore e quindi la cosa non è utile ai fini pratici.
Tipi di batterieBatterie al piombo :L’elemento base di una
batteria al piombo è la cella, o accumulatore, composta di tre elementi: una coppia di piastre, anodo e catodo, e dal liquido in cui sono immerse, elettrolito. Le piastre sono costituite, per le batterie convenzionali, da ossido di piombo (PbO) reso molto poroso per migliorare il funzionamento elettrochimico della
batteria. Le piastre sono poi immerse nell’elettrolito che è una soluzione di acqua distillata e acido solforico nel rapporto di circa 5 a 1. La
batteria è quindi caricata (formata) applicando una tensione tra le due piastre e causando la ‘riduzione’ ad un elettrodo e l'ossidazione all’altro.
Una cella si considera totalmente scarica quando ai suoi capi vi è una tensione inferiore a 1.7V alla temperatura di 25 C°, e totalmente carica quando la tensione raggiunge i 2.3 V.
Nella realtà ormai quasi tutti i fabbricanti di batterie non usano più solo piombo per le piastre ma aggiungono altri elementi come l'Antimonio, il più vecchio ed ancora in uso o il Calcio sempre più diffuso nella batterie di buona qualità. Questi elementi servono a far diminuire i fenomeni negativi più comuni nelle batterie come l'autoscarica, la vita nei cicli carica/scarica o la tendenza alla solfatazione.
Batterie al Gel :Le batterie al gel sono batterie con elettrolito gelatinoso che a differenza delle batterie AGM permettono una serie di cicli di carica e scarica maggiori e qundi una maggiore vita di utilizzo, queste batterie sono consigliate dove si richiede un uso intensivo ( in abbinamento con pannelli solari, camper, imbarcazioni,veicoli elettrici, scooter) e in qualsiasi uso intensivo .
Queste batterie al gel per un loro corretto utilizzo richiedono in caso di stoccaggio per dei mesi di essere ricaricate e stoccate completamente cariche, di non essere mai completamente scaricate, e di ricaricarle con caricabatterie idonei alla carica di batterie al gel con curva di carica specifiche
Installazione, Manutenzione e altroPolo della batteria positivo :È uno dei due poli di una
batteria a corrente continua (o di un accumulatore, trasformatore- raddrizzatore, pila). L’altro polo è il negativo e si distinguono per il flusso di corrente che, convenzionalmente, va dal polo positivo a quello negativo mentre fisicamente avviene il percorso inverso. Il polo positivo e quello negativo non devono venire mai a contatto diretto altrimenti l’erogatore di corrente continua si surriscalda e si deteriora rapidamente. In generale nel morsetto di positivo può crearsi una certa ossidazione per cui, soprattutto nelle batterie d’auto, è conveniente proteggere il positivo con un grasso isolante apposito.
È molto importante, durante qualsiasi montaggio elettrico o elettronico, non invertire i morsetti di positivo e negativo in quanto molte apparecchiature potrebbero essere danneggiate da questa inversione.
Ricarica della batteria :Per la ricarica degli accumulatori, seguire le norme di istruzione del costruttore. Nel manipolare accumulatori indossare guanti ed occhiali protettivi. Non avvicinare agli accumulatori fiamme libere ed evitare scintille. Le batterie devono essere ricaricate solo con corrente continua. Bisogna collegare il cavo positivo (+) del carica batterie al polo positivo (+) dell' accumulatore ed il cavo negativo (-) al polo negativo (-). Per effettuare la ricarica bisogna utilizzare una corrente massima pari a 1/10 della capacità nominale (Ah) della
batteria. Per esempio una
batteria da 50 Ah deve essere ricaricata a 5 A max.
Le batterie STR e le batterie senza manutenzione devono essere ricaricate con una corrente pari a 1/20 della capacià nominale. Per esempio una
batteria da 50 Ah deve essere ricaricata a 2,5 A max. La
batteria si considera completamente carica quando presenta una tensione di 12,60 V o superiore, mentre una
batteria con tensione a circuito aperto di 12,30 V è da ritenersi carica solamente al 50%. In tutte le batterie, tranne che nella STR, bisogna verificare periodicamente che il livello dell'elettrolito sia al limite previsto. Quando è necessario, per ripristinare il livello, aggiungere soltanto acqua distillata. Non bisogna mai aggiungere acido solforico.
Avviamento Assistito :Per causa della delicata elettronica dell'autoveicolo, in generale l'avviamento assistito dovrebbe essere effettuato solamente tramite collegamento ad una
batteria esterna (Start booster). Scollegando i morsetti, un avviamento assistito da auto ad auto può generare picchi di tensione, può danneggiare o addirittura distruggere l'elettronica del veicolo. Per l'avviamento assistito con dei cavi d'avviamento si consiglia l'utilizzo dei cavi a norma (es. secondo DIN 72 553) e in ogni caso attenersi alle istruzioni riportate di seguito:
ATTENZIONE: Collegare solo batterie di uguale tensione nominale!
1. Spegnere entrambi i motori dei veicoli!
2. Collegare i due poli positivi, poi collegare il polo negativo dell'autoveicolo fonte ad un punto metallico piano dell'autoveicolo ricevente a lato della
batteria. (Seguire le istruzioni del costruttore dell'autoveicolo).
3. Avviare ora l'auto ricevente per max. 15 sec. Non avviare il veicolo fonte.
4. Scollegare i morsetti separando i cavi in ordine inverso da quello sopra descritto.
Installazione Batteria :Prima di installare la
batteria sul veicolo bisogna controllare lo stato di carica della stessa. Fissare poi correttamente la
batteria nel suo alloggiamento, evitando di serrare eccessivamente i dadi, al fine di non danneggiare il monoblocco. Collegare per primo il polo positivo (+), e in seguito quello negativo (-). Pulire e serrare a fondo i morsetti sui poli e proteggerli con vaselina o altro prodotto neutro.
INSTALLAZIONE SUL VEICOLO1. Prima di tutto spegnere il motore e tutti gli eventuali assorbimenti di corrente;
2. Fare attenzione a non provocare corto circuiti con gli attrezzi;
3. Togliere prima il morsetto del polo negativo e poi quello del polo positivo;
4. Controllare che la
batteria non sia fissata alla base con delle viti ed eventualmente liberarla;
5. Rimuovere la
batteria dal vano;
6. Togliere l'imballo della
batteria nuova facendo attenzione a rimuovere anche i copri-poli;
7. Pulire i poli ed ingrassarli con della vaselina o alto grasso senza acido;
8. Posizionare la
batteria nel vano assicurandosi che sia ben ferma ed eventualmente fissarla;
9. Collegare quindi prima il polo positivo e poi il negativo.
10. Assicurarsi che i morsetti siano ben serrati ai poli.
Per maggiori informazioni consultare la guida al montaggio della batteria del nostro MeganCC :
[GUIDA] Sostituzione batteria Rabbocco :Il rabbocco deve essere eseguito dopo la carica e il livello dell'elettrolito deve essere di circa 5-7 mm. superiore al livello dei separatori. Il rabbocco eccessivo causa tracimazione di elettrolito durante il servizio, con pericoli di corrosione, perdita di isolamento elettrico e riduzione della capacità della
batteria. Per utilizzi normali, il consumo d'acqua è tale che l'operazione di rabbocco può essere eseguita settimanalmente.
Alcune Immagini :Batteria :Carica Batteria :Morsetti :Booster Batteria :Cavi Batteria :Elenco Modelli Megane e Batterie :Thanks to MeganCCMegane Serie IMegane Coach 1.4 - 1.6 : 50 Ah di capacità e 250 A di spunto
Megane 2.0, 2.0 T : 65 Ah di capacità e 320 A di spunto
Megane 1.5 dci, 1.9 dci : 80 Ah di capacità e 380 A di spunto
Megane Serie IIMegane 1.4 16v : 50 Ah di capacità e 600 A di spunto
Megane 2.0 16v : 50 Ah di capacità e 600 A di spunto
Megane 1.5 dci, 1.9 dci : 65 Ah di capacità e 720 A di spunto
Megane Serie IIIModelli diesel 1.9dCi eco2: 70 Ah di capacità e 720 A di spunto (VARTA)
Modelli diesel 1.5dCi eco2: 60 Ah di capacità e 600 A di spunto (FIAMM)
Modello diesel 1.5 dCi eco2 con Start&Stop (2014): 70 Ah con 720 A di spunto di primo equipaggiamento (Renault Hi-Life Batteries Ref 77 11 238 598) con tecnologia
EFB (Enhanced Flooded Battery),
specifica per motorizzazioni Start&Stop. Nota: per la sostituzione, va usata la stessa tipologia e non un
batteria a piombo normale
Modello benzina 1.4 TCe 130CV: 60 Ah di capacità 600 A di spunto
Megane Serie IVModello GT 1.6 dCi BiTurbo 165CV: EXIDE L3 EFB 70Ah 720A (attenzione! Start & Stop)
Per chi vuole aiutarci a rendere migliore questa guida invii un pm con i suggerimenti. Grazie anticipatamente.valori aggionati 22/10/2016 (Omihalcon)