Altra recensione di Astra OPC vs Megane Rs Cup. La sostanza è sempre la stessa: Megane votata al puro piacere ed efficacia, la OPC è più un compromesso tra efficacia e normale fruibilità.
- Devi guardarti bene attorno. Perché non senti niente. E stai andando molto più veloce di quanto tu possa credere. Tu, io, anche l’ultimo dei driver con licenza d’uccidere che si metta la volante. L’Astra in versione Opc (Opel Performance Center) riesce a cullarti anche se è fatta per far del male all’asfalto. Si viaggia bene, è comoda. Ecco la prima sorpresa. Più evidente dal momento che sono appena sceso dalla Mégane RS, la rivale.
Dunque, controllo la velocità. E non è semplice, perché il cruscotto della tedesca è un’esibizione di stile tridimensionale. È alta, comunque. Rifletto e uno scarto secco mi sorprende. Cos’è stato? I cerchi da 20”, per fortuna optional. Di serie, l’Astra hot ha i 19”, consigliati, se non volete aggrapparvi terrorizzati al volante a ogni scossone dell’asfalto. Il volante, altro esercizio di stile. Piccolo, con i lati piatti. Molto bello. Ma scivoloso quando si tratta di fare sul serio. E sai hai assetto specifico, motore 2 litri turbo, 280 Cv e 400 Nm di coppia, stai sicuro che prima o poi non resisti. E fai sul serio.
Torno sulla Mégane. Qui in versione Cup, con differenziale autobloccante pure lei, come l’Astra. Ogni particolare non fa l’effetto Play Station come sulla Opc. Semplice, essenziale, dritto all’obiettivo. Godersela. Trasmissione, sospensioni, telaio non hanno via di mezzo qui, lavorano all’unisono per portarti lì dove le ruote sono. Sei incassato nei sedili Recaro e se sei troppo alto picchi il gomito inserendo le marce pari contro il vano appeso sul tunnel, ma va bene così. Anche la Renault ha il motore 2 litri turbo, ma meno cavalli: 265 e 360 Nm di coppia. Più fluido nell’erogazione, meno brutale.
I tecnici Opel hanno lavorato molto su aspirazione e pressione di sovralimentazione. Insomma, il turbocompressore ha dimensioni xl e un momento d’inerzia lo si avverte. I punti di forza, in fatto di guida pura, dell’Astra sono i montanti HiPerStruts e le sospensioni Flexiride. Tre i livelli di set-up. “Standard”, “Sport” e “Opc”, che regolano sterzo, acceleratore e l’elettronica.
Nella modalità più insensata, la “Opc”, l’Astra dà non poche preoccupazioni alla reginetta Mégane. E diverte. Solo, non è così compatta come la francese, non è figlia di un’unica, monomaniaca idea. E ci sono 100 kg in più di peso. Mi sembra siano tutti a favore del confort. Infatti, sulla modalità viaggio non c’è paragone.
La Renault ti stanca subito, l’Opel no. Che cosa significa? Quello che si capiva dall’inizio. La tedesca cerca la via di mezzo. Tra divertimento e capacità di non romperti le ossa quando vuoi solo andare dalla nonna. E la trova. La francese ha tolto di mezzo ogni ambiguità, e di grida in faccia solo una parola, vabbè parolaccia. E la dice come l’ultima degli highlander. Opel Astra Opc 31.000 euro, Renault Mégane Rs da 29.800. -